Tutti alla domanda chi sono rispondono con la propria storia , con quello che hanno fatto con quello che stanno facendo, con la religione a cui appartengono, lo stato in cui vivono.
Chi sei?
Sono un falegname.
Sono un insegnante.
Ma il nostro lavoro ci identifica?
Oppure siamo proprio noi ad identificarci attraverso di esso?
Una storia che conosco ormai da tanti anni può essere d’aiuto per capire
chi non siamo!

CHI SEI?
Una donna era in coma e stava morendo. Di colpo ebbe la
sensazione di essere trasportata in paradiso e posta di fronte al
trono del Giudizio. “Chi sei?” le chiese una Voce. “Sono la
moglie del sindaco”, ella rispose. “Non ti ho chiesto di chi sei
moglie, ma chi sei tu”. “Sono la mamma di quattro figli”. “Non
ti ho chiesto di chi sei madre, ma chi sei tu”. “Sono una maestra
di scuola”. “Non ti ho chiesto che lavoro fai, ma chi sei”. E
andò avanti così. Qualsiasi cosa rispondesse, sembrava che la
risposta non fosse mai quella giusta. “Chi sei?” “Sono una
cristiana”. “Non ti ho chiesto di che religione sei, ma chi sei”.
“Sono una che andava in chiesa tutti i giorni e aiutava sempre i
poveri e i bisognosi”. “Non ti ho chiesto che cosa fai, ma chi
sei”.
Naturalmente ella non superò l’esame, tanto che fu rinviata
sulla terra. Quando guarì, decise di scoprire chi era e tutto
cambiò. Il tuo dovere è essere. Non essere qualcuno, non essere
nessuno, poiché lì si annida la cupidigia e l’ambizione, non
essere questo o quello, e lasciarsi quindi condizionare, ma
essere e basta.

Questa fantastica storia era una delle tante che mi accompagnava nelle mie letture spirituali ormai più di 25 anni fa!
Il mio maestro Antony de Mello amava raccontare storie , ed io attraverso i suoi libri restavo affascinato dalla saggezza che attraverso queste riusciva ad emanare!
Si avete letto bene ne è passato di tempo e una volta intrapresa quella strada non l’ho più mollata.
Tutto quello che prima aveva valore lo stava perdendo ma tutto ciò che invece non avevo avevo mai preso in considerazione fino a quel momento acquistava una valenza che mi stava indicando che potevo essere l’artefice del mio destino.
Naturalmente pensate bene che per un ragazzo di meno di 20 anni questo sembrava fantastico e per me non era da meno difatti mi sono buttato a capofitto nel mettere in pratica tutto ciò che il mio maestro attraverso i libri chiedeva di fare.
Come ogni cosa bella anche questa era piena di difficoltà, insidie e pure nel mio percorso ne ho trovate tantissime!
La strada è in salita, è risaputo.
Alle volte può nascere la domanda : vale veramente la pena fare tutto ciò?
é la stessa domanda che si può porre uno scalatore che sta cercando di arrivare in cima alla vetta.
Se è la prima volta può avere dei dubbi, ma una volta arrivato lassù questa domanda svanirà nel silenzio!
E quando nel silenzio ti troverai a guardare il cielo, le nuvole, tutto quello che è sottostante il tuo cuore si riempirà di gioia e non ci sarà più spazio per i dubbi, ma solo un’immensa indicibile gratitudine!
Di controparte raggiunta un’altezza tale se avvenisse una caduta sarebbe sicuramente più dolorosa e devastante per corpo e mente!
Questo non bisogna mai dimenticarlo Antony de Mello esplicitamente dice:Se da quello che dico ne trarrete vantaggio, sarà merito vostro, se svantaggio sarà sempre merito vostro!
A me è capitato spesso di cadere, non è una cosa inusuale che accada, anche un bambino che cerca di camminare cade spesso! e naturalmente se ha imparato a correre la caduta può essere più drastica!
Ma come disse Buddah : una vita inconsapevole non è degna di essere vissuta!
Io mi sono, con tutte le difficoltà del caso, sempre rialzato.
Tutt’ora sono alla ricerca di nuove esperienze e maestri che possano insegnarmi qualcosa su chi sono!
Anche Antony de Mello era così, e prima di lasciare il corpo il 2 giugno 1987 scrisse una lettera ad un suo amico dicendo che era affascinato dalle realtà della spiritualità di un monaco buddista vissuto in Thailandia!
Nutrirò sempre un profondo affetto per Antony, è stato un maestro umile e pratico, lui diceva spesso, non esiste niente di più pratico della spiritualità!
A lui va il mio pensiero ogni qual volta penso con profondo amore alla strada che ho intrapreso attraverso di lui!
Grazie!
Nel panorama attuale ho avuto inoltre la possibilità d’incontrare quelli che ad oggi riconosco come i miei nuovi maestri, si tratta di
Igor Sibaldi
Selene Calloni Wiliams
In questi articoli parlo di chi sono per me e come li ho incontrati.
Con Selene ho anche fatto un corso Life coach ikigai mentor che mi è piaciuto tantissimo! attraverso il quale posso facilitare il percorso di realizzazione animico dei miei clienti con grandi soddisfazioni!
Alla fine pure io vi ho raccontato una storia,ma d’altra parte si sa che alla voce “chi sono” si trovano informazioni di questo tipo, ed è questo che gli interessati cercano quando ci cliccano!

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